BASKET FEMMINILE – Coach Pirola ed un primo bilancio per Costamasnaga
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Rush finale di questa stagione 2013/2014 anche per il Basket Costa, chiamato ad un grande sprint finale nella lotta promozione del campionato femminile di Serie A3.
Coach Pirola ha tracciato un primo bilancio parziale, in attesa, magari, di qualche buona notizia prossimamente.
Allora coach, arrivati ai play-off promozione è tempo di fare un primo bilancio.
“Direi che per la stagione che è stata siamo riusciti a tirar fuori dal gruppo tante belle cose. Era difficile far meglio a livello di risultati. Sul piano del gioco abbiamo avuto bisogno di un po´ di tempo per abituarci a tante novità. Ora ci stiamo avvicinando alla meta anche in quel senso. Dal punto di vista individuale infine sono contento di tanti piccoli risultati, a partire dall´entrare in campo con la mentalità dell’attaccante e dal ritrovato feeling con il tiro da parte di tutte. D´altra parte il nostro modo di giocare impone/dà la possibilità a ciascuno di prendersi le proprie responsabilità in tutti gli ambiti del gioco. Perdiamo in specializzazione ma guadagniamo in imprevedibilità e fiducia”.
E ora la squadra è pronta per questi playoff?
“Non saprei dire se siamo pronti o no. Siamo un cantiere aperto, in continua evoluzione. In campo siamo stati in grado di perdere con l´ultima in classifica e vincere con le prime (Magika-Alpo in questo girone e Carugate nella prima fase). Non so bene cosa ci riserverà il prossimo futuro, so solo che voglio godermi ogni istante di quest´ultima parte di stagione. A partire dalla preparazione delle durissime partite che ci aspettano. Ho letto e sentito dire che la vittoria in casa con Bologna è stata inutile. E´ vero, non ha l´ordine di arrivo, ma ci ha dato indicazioni importantissime, che non cambierei mai con nessuna posizione di classifica al mondo. Forse, preferisco dirlo a bassa voce, siamo pronti. 83 punti con Bologna non si segnano per caso…”.
Cosa chiedi in più a questo gruppo in questo momento importante?
“Lo staff e le ragazze sanno benissimo qual´è la cosa a cui tengo di più: la solidità del gruppo e il rispetto reciproco. Se preserviamo questi due aspetti, qualunque cosa accada non perderemo mai la nostra identità di squadra. Viceversa saremmo in balia dell´inerzia delle partite. Chiedo quindi alle ragazze di migliorare ancora di più la loro capacità di gioire e soffrire con e per il gruppo, lasciando in secondo piano il proprio vissuto personale quando le cose non vanno come vorremmo. So che non è facile, ma questo è il momento di provare a fare le cose in grande. Giocheremo contro ragazze fortissime, ma molto giovani. Tutte a fasi alterne saranno protagoniste, e lo sanno. Se riusciremo ad essere più solide di loro possiamo farcela”.