BASKET WORLD – Intervista a Kevin Durant
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Il giocatore NBA Kevin Durant, stella degli Oklahoma City Thunder, nello scorso week end era impegnato in un tour promozionale NIKE e FOOT LOCKER nel nostro paese, a Milano e Roma.
Per quanto riguarda la tappa milanese di Venerdì 6 gli impegni del giocatore sono iniziati nella sede della Gazzetta dello Sport, dove ha rilasciato un’intervista esclusiva per il quotidiano e posato per le consuete foto di rito; alle 11.00 invece si è recato insieme al giornalista Flavio Tranquillo negli studi di Radio Dee Jay, partner ufficiale di NBA Italia, per una intervista all’interno del programma condotto dal DJ Linus.
Nel primo pomeriggio tappa solo per giornalisti presso il negozio NIKE Stadium, dove, sempre accompagnato da Tranquillo, ha risposto alle domande dei giornalisti della carta stampata e video.
A metà pomeriggio invece è tempo di una visita sportiva, abbandonati i microfoni infatti Durant ha fatto visita al playground di Via Dezza, dove ha giocato coi ragazzi presenti e divertito i bambini facendoli schiacciare dopo averli sollevati.
Verso le 19.00 invece un vero e proprio bagno di folla l’ha atteso da House of hoops all’interno di Foot Locker, dove già dalle 17.00 i ragazzi si sono sfidati in una gara di tiro e i 10 migliori hanno avuto l’occasione di confrontarsi con il giocatore, incontrarlo e avere una foto insieme a lui.
Noi di Basket World, grazie a Vanessa Del Rosso di Sportbeat Agency, abbiamo avuto l’onore di incontrarlo insieme agli altri media accreditati per assistere all’intervista.
Durant ha spaziato a 360° durante l’intervista, dalla sua gioventù alle stelle NBA con cui vorrebbe giocare, dal football NFL alla musica rap, ecco di seguito le domande più interessanti che gli sono state poste e il pensiero di una superstar NBA.
Che rapporto hai con LeBron James? E cosa pensi di lui come giocatore?
“Tra di noi c’è un grande rispetto reciproco, giocarci assieme, come ho fatto con Team USA, è una delle cose più belle che mi sia capitata, anche perché è molto altruista. Giocare contro di lui invece è una delle sfide più difficili di tutta la Lega”.
Kobe o LeBron, con chi vorresti giocare?
“Domanda molto difficile, entrambi sono grandi giocatori e superstar. Prenderei sia LeBron che Kobe indifferentemente, Kobe al momento è infortunato, quindi scelgo LeBron”.
Cosa pensi dei giocatori italiani in NBA?
“Li adoro tutti e tre, sono buonissimi giocatori. Belinelli è un grandissimo tiratore e mi sarebbe piaciuto giocare con lui, Bargnani e Gallinari sono davvero forti. Non ho mai visto giocare DaTome (in arrivo ai Pistons ndr.), sono curioso di vederlo giocare anche a questi europei e se è stato scelto dai Pistons credo sia un valido giocatore”.
Durante i playoff, con l’assenza di Westbrook, hai dovuto gestire molti più palloni e spesso giocato anche da playmaker, una situazione tutta nuova, come ti sei trovato?
“Mi è piaciuto, anche se è stato molto difficile. Penso che sarà una parte importante del mio gioco in futuro e su cui lavorare, anche se ovviamente con il rientro di Westbrook lui tornerà ad essere il playmaker della squadra a tutti gli effetti”.
Conosci l’Eurolega? Se sì, cosa ne pensi?
”Tra noi giocatori della NBA, l’Eurolega è molto considerata, si tratta del secondo miglior campionato del mondo. Sarebbe bello, un giorno, poter affrontare i campioni dell’Eurolega, ma non lo dovete chiedere a me, ma a chi potrebbe organizzare l’incontro”.
A fine carriera pensi di considerare di giocare in Europa?“Adesso non ci penso, ma non lo escludo. Dipende da molte cose, da come andrà la mia carriera, ma comunque sarebbe interessante, magari un anno o due”.
Da ragazzo eri molto timido, come fa un ragazzo così a diventare una stella della NBA?
“E’ vero, ero molto timido, ma adesso sono semplicemente cresciuto. La squadra aveva bisogno di me come un leader, aveva bisogno di sentire la mia voce in campo e in spogliatoio e ho dovuto diventare una persona di quel tipo, adesso lo so e mi sento molto più a mio agio, all’inizio è stato faticoso”.
Se fossi un giocatore NFL, che tipo di giocatore saresti,?
Sarei come Calvin Johnson, un giocatore agile, veloce e che realizza molti TD”.
Al termine dell’intervista durata una ventina di minuti KD si è recato nello store di Armani per comprarsi un abito su misura, alle 22.00 circa è apparso al PalaGhiaccio di Milano, allestito per l’occasione in un campo da basket, dove ha assistito alle finali di un torneo di 3 contro 3 e alle finali del BIG CHUCKY DRILL CONTEST, una prova di abilità e tiro alla quale hanno preso parte i vincitori di un concorso multimediale chiamato “ReadyOrNot?” all’interno della campagna pubblicitaria NIKE “Kevin Durant Investigates” con protagonisti, oltre allo stesso Durant, anche il nostro Marco Belinelli e Dirk Nowitzki.
Sabato 7 di prima mattina KD ha preso parte presso la secondaria del PalaLido al Kevin Durant Investigates camp, dove i migliori giocatori italiani nati nel 1998 sono stati allenati, sotto ovviamente la supervisione di KD, da Ettore Messina (assistito dagli allenatori dell’Armani Junior Program Stefano Bizzozero e Paolo Galbiati) per un paio di ore su fondamentali offensivi e difensivi.
In tarda mattinata il giocatore si è recato a Monza in Autodromo ospite della Scuderia Ferrari per assistere alle terze prove libere del Gran Premio d’Italia di F1.
Dopo la breve parentesi motoristica è già stato tempo di tornare alla palla a spicchi, dove verso le 14.00 ha incontrato i tifosi allo store Space23, di proprietà di Stefano Mancinelli e Marco Materazzi, quest’ultimo presente all’evento e sfidato in una gara di tiro dall’asso NBA su un canestro allestito fuori dal negozio.
Quest’ultima apparizione è stata anche l’ultima milanese, Durant infatti nel tardo pomeriggio di sabato si è spostato a Roma, dove già alla sera ha assistito presso il PalaTiziano alle finali di un torneo 3 contro 3 e incontrato i giocatori della LottoMatica Roma, che avranno, proprio a partire dalla stagione che è alle porte, come sponsor tecnico NIKE.
Domenica 8 ultima apparizione pubblica per KD alle 18.00 al Nike Store di Via del Corso, dove un autentico bagno di folla lo ha accolto, prima di lasciare il nostro paese in direzione Barcellona.