BASKET WORLD – MILANO Vs. REAL MADRID
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Milano contro Real Madrid, una classicissima degli anni 60 – 70 e 80 che oggi si ripropone nel girone eliminatorio di Eurolega 2013/14.
Il Real Madrid si presenta a Milano con alle spalle 17 vittorie consecutive dall’inizio della stagione tra campionato spagnolo e coppa, con uno scarto medio in Eurolega di 24,7 punti e il divario minimo di 19 inflitti all’andata proprio alla formazione milanese che deve fare senza dei servizi del lungo titolare Samardo Samuels, fuori almeno 2 mesi per un infortunio alla mano (vista da vicino ieri visibilmente gonfia).
Milano è reduce da un lunedì nero (in America lo scorso week end c’è stato il black friday, per la squadra meneghina si può benissimo parlare di black monday!!!!) dove avanti per 3 quarti, nell’ultimo decisivo tempo ha messo areferto solamente 6 punti e si è fatta rimontare e sconfiggere dalla formazione capitolina, fino a quel momento a pari punti con Milano in classifica.
Le premesse per una partita senza senso ci sono tutte in quel del Forum, ma il pubblico risponde alla grandissima anche sfruttando alcune promozioni mirate e ben pensate dal reoarto marketing milanese e si registra il tutto esaurito nell’impianto di Assago con 12.331 spettatori paganti, record per l’era post palazzone di San Siro.
Dopo un primo quarto interlocutorio in cui le due formazioni vivono entrambe di alti e bassi, soprattutto a livello individuale con Gentile, Langford e Lawal per Milano e Fernandez e Rodriguez per Madrid, nel secondo quarto la squadra madrilena sale in cattedra e allunga il divario fino a raggiungere le 19 lunghezze di vantaggio, sfruttando oltre al talento dei singoli, soprattuto una panchina molto più lunga rispetto a quella milanese, che vede sotto canestro i soli Lawal (seduto spesso nel secondo quarto), Wallace e Chiotti contro i talentuosi e fisici spagnoli (pur senza l’ex Bourussis, out 4 settimane, applauditissimo dai tifosi milanesi).
Nella ripresa a nulla possono gli adattamenti difensivi di coach Banchi che alterna difese a uomoa zone 3-2 con anche accenni di pressing (fatta a mio modesto parere abbastanza male con pressione sulla palla tardiva che ha portato a facili conclusioni per gli avversari) e sperimentazioni in quintetto quali ad esempio schierare gli unici 2 playmaker puri milanesi in campo assieme.
Solamente nell’ultimo quarto, forse anche per le rotazioni spagnole che si allungano notevolmente, la squadra di casa riesce a recuperare, fino a 7 punti, siglato da una tripla quasi allo scadere di Moss, unici punti messi a referto per lui.
Nonostante la sconfitta rimane la bellezza di un Forum strapieno all’inverosimile, di una squadra che gioca attualmente il miglior basket europeo e una formazione milanese comunque mai doma, che prova su ogni azione a rientrare bene difensivamente e a non concedere facili tiri dall’arco, caratteristiche che negli ultimi anni in terra biancorossa sono assai mancati.
Per Milano buone prestazioni di Gentile (anche se altalenante), Langford e Lawal, per Madrid su tutti Rodriguez e a tratti Rudy Fernandez, ieri sera in controllo tutta la gara, capace di illuminare il palazzo con giocate dalla tecnica sopraffina.
prossimo incontro per Milano con i tedeschi del Brose, venerdì sera al PalaDesio, sperando di rivedere nuovamente il palazzo tutto esaurito anche se l’avversario non è di primissimo livello, in una partita che potrebbe regalare la matematica qualificazione al secondo turno di Eurolega.