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CALCIO GAELICO – ADIGE CUP 2014: Padova ancora campione, per Rovigo continua la maledizione

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Anche la quarta edizione dell’Adige Cup va ai Paddies di Padova che si confermano, ancora una volta, più cinici dei cugini rodigini riuscendo ad essere più concreti sotto porta e sfruttando meglio le occasioni capitate.

La maledizione dell’Adige Cup continua dunque per il Rovigo, eppure i rossoblu non sono mai stati così vicini, come questa volta, ad ottenere il massimo risultato possibile.

In una giornata primaverile, nella sontuosa cornice dello Stadio “Euganeo” di Padova, alla presenza del presidente del Board Europeo della Gaelic Athletic Association Brian Sheehy, che a fine match si è detto molto soddisfatto di quanto visto in campo, alle ore 14.00 di domenica 16 marzo 2014, l’arbitro Lorenzo Zago ha dato il via alla classica sfida tra Padova e Rovigo. Curran e Kinahan, la coppia di coach irlandesi del Rovigo, schieravano in porta Brasolin, Donatello Buoso e Previato difensori arretrati a coprire le spalle a Maestri e Giolo.

Centrocampisti centrali Kinahan e Bergher a supporto delle mezze punte Zonzi e Gallagher. Spinello e Curran i due attaccanti. In panchina, pronti ad entrare nella mischia, Devis Buoso, Cavallini, Tiziani, Zambonin e Zebini. Il Padova rispondeva con: Zecchin, Szczepnyj, Podetti, Cataneo, Finotti, Calore, Sanz Castillo, Duca V., Goold, Elias, Zacchettin, Pinaffo, Ferrari, Elias, Maranto, Martella, Trupia e Duca A.

Fin dalle prime battute i rossoblu sembrano ben più determinati dei Paddies che faticano a trovarsi e dopo solo 19″ di gioco il Rovigo si porta in vantaggio grazie al punto messo a segno da Zonzi che aggiunge così un altro record al suo personalissimo palmares (dopo essere stato infatti il primo giocatore ammonito della storia del football gaelico in Italia, nella prima edizione dell’Adige Cup, ora può vantare anche la marcatura più veloce nella storia della competizione, n.d.r.).

L’iniziativa resta nelle mani del Rovigo che dopo poco più di un minuto e mezzo trova un altro punto con Kinahan. I Paddies sembrano spaesati e vengono messi sotto pressione dalle continue percussioni degli avversari che però non riescono ad affondare il colpo del possibile KO. Bisognerà comunque aspettare il 10′ minuto per vedere la prima reazione del team biancorosso grazie al punto realizzato dal solito inesauribile Alavar Sanz Castillo.

Dopo il punto dello spagnolo, il Padova inizia a ritrovare il proprio gioco ed in rapida sequenza pareggia i conti e, al 13′, trova anche il gol con Zacchettin che piazza di potenza un imprendibile pallone nel sette alla sinistra di un incolpevole Brasolin. Ci vuole ben altro però per fermare questo Rovigo che continua a tessere le sue, finalmente, belle ed efficaci trame di gioco mandando Gallagher per due volte a punto.

Il match, comunque sempre molto intenso, scorre sui binari dell’equilibrio e della correttezza. Certo non mancano gli scontri duri che comunque fanno parte del gioco. Al 27′ una bella triangolazione dei rodigini porta Spinello a tu per tu con il sempre ottimo Zecchin che questa volta però nulla può sulla conclusione dell’attaccante rossoblu che porta il Rovigo in vantaggio 1 – 04 (7) a 1 – 02 (5).  C’è ancora tempo per le emozioni e questa volta è il Padova, ancora con Zacchettin, che sfrutta d’astuzia una disattenzione della difesa rodigina, a trovare la via della rete poco prima del riposo.

Le squadre tornano così negli spogliatoi con il risultato di Dropkick Padova 2-02 (8) – Rovigo 1 – 04 (7).

Il secondo tempo, a parti invertite, sembra la fotocopia del primo questa volta con i Paddies che prendono in mano il pallino del gioco. E’ ancora una volta Sanz Castillo a prendere in mano la squadra che poteva contare anche sull’esperienza e la classe del solidissimo John Goold.

I biancorossi iniziano a prendere la supremazia a centrocampo e il match inizia a prendere una brutta piega per l’Ascaro Rovigo che si trova spesso con la difesa sotto pressione. Così, nei primi 10′ arrivano altri tre punti per i Paddies. Il divario si allarga ma la partita sembra ancora, tutto sommato, in equilibrio ed aperta a qualsiasi risultato. I rodigini infatti reagiscono e trovano punti preziosi con Kinahan, Tiziani, Cavallini e Zonzi che portano il risultato sul 2 – 06 (12) a 1 – 08  (11) a 5′ dalla fine dell’incontro. Il risultato è ancora in bilico, però i rodigini poco lucidi sul finale,  sprecano malamente un paio di ottime occasioni da gol che avrebbero messo la parola fine sul match. Sono i Paddies invece a trovare un altro paio di preziosissimi punti ed il gol del definitivo KO realizzato nel recupero concesso dall’ottimo arbitro Zago. Squadre fine partita

Il match si chiude tra gli applausi dei presenti e quelli di un compiaciutissimo Brian Sheehy che ha tenuto aggiornata sull’andamento del match tutta l’Europa “Gaelica” grazie ad una brillante e dettagliata diretta via Twitter con il risultato di 18,  frutto di 3 gol e 9 punti, a 11 (1 gol e 8 punti) per il Dropkick Padova GFC che così mantiene le mani, almeno fino al prossimo 25 ottobre,  sul prestigioso trofeo.

Un risultato comunque meritato per i Paddies che hanno saputo reagire allo smarrimento iniziale e che, sul finale, hanno dimostrato una maggior tenuta atletica. Ottima comunque la prestazione dei rossoblu di Kinahan e Curran, notevolmente migliorati sotto l’aspetto tattico, e che hanno tenuto testa agli avversari ribattendo colpo su colpo nonostante la pesante assenza del capitano Mirko Monti, infortunatosi nell’immediata vigilia del match, e che è andato così ad aggiungersi a quelle dei “lungodegenti” Borgato, Franco e Olimpieri.

Stop, che si preannuncia prolungato, anche per  Diarmaid Gallagher che nel corso del match di Padova all’ “Euganeo” ha subito un forte colpo al costato che l’ha messo fuori gioco nonostante che, l’uomo del Donegal, abbia resistito eroicamente sul terreno di gioco fino quasi alla fine dell’incontro quando ha dovuto alzare bandiera bianca per le evidenti difficoltà respiratorie. Per la cronaca il titolo di MVP assegnato dalla terna arbitrale formata oltre che dal direttore di gara Zago, dagli assistenti Furlan e Rasi, è andato a Simone Zonzi del Rovigo che l’ha spuntata di poco sul compagno di squadra Donatello Buoso e sul solito fenomenale Alvar Sanz Castillo del Padova.

 

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