C’era una volta in Formula Uno… India
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Flavio Briatore e Johnny Herbert
Il Gran Premio dell’India si disputa dalla stagione di Formula Uno 2011.
Il circuito è situato nei pressi di Greater Noida, a 40 km da Nuova Delhi.
Paese emergente nello scenario finanziario mondiale, l’India si sta affermando anche nelle competizioni motoristiche: nel 2005 ha fatto il suo esordio in F1 Narain Karthikeyan, primo pilota indiano della storia.
Nel 2010 è stata la volta di Karun Chandhok, al volante della modesta HRT.
I piloti indiani però, a causa delle loro vetture poco competitive, non hanno fino ad ora impressionato positivamente e le loro carriere in F1 sono state brevi.
Chi invece porta con onore il nome dell’India nel Circus è la giovane scuderia Force India, fondata dal magnate indiano Vijay Mallya, nel 2008.
Il team in verità è anglo-indiano poiché la base operativa è a Silverstone nella fabbrica dove un tempo nascevano le Jordan.
La squadra comunque corre con licenza indiana e ha totalizzato dal 2008 ad oggi 2 giri veloci in gara, una pole position e un incredibile podio, grazie al 2° posto di Giancarlo Fisichella nel 2009.
Il bilancio della Force India è positivo anche in questa stagione. Spicca in particolare il 4° posto di Paul di Resta conquistato nel GP del Bahrain; ma i continui ritiri e un’involuzione tecnica nella seconda parte della stagione ne hanno rallentato l’ascesa.
Lo stesso proprietario del team, Mallya, è stato uno dei grandi sponsorizzatori del gran premio indiano, che quest’anno si correrà per la terza volta.
Come tutti i tracciati recenti, anche quello di Greater Noida è stato progettato da Hermann Tilke, l’architetto di fiducia del boss della F1 Bernie Ecclestone.
Il Buddh International Circuit. 3^ edizione del Gran Premio dell’India, 16° appuntamento della stagione F1 2013
Il Buddh International Circuit presenta diverse tipologie di curve con continue variazioni altimetriche; questo lo rende un tracciato più impegnativo e interessante rispetto ad altri circuiti di ultima generazione.
Un interminabile rettilineo raccorda le curve 3 e 4, concludendosi con una curva secca a 90 gradi, molto larga in entrata, ideale per tentare un attacco. Segue una coppia di esse veloci che danno ritmo e spettacolarità al giro veloce. Infine un lungo tornante in leggera contropendenza verso destra riporta le vetture in direzione del traguardo.
Questi i tratti salienti del tracciato, purtroppo molto sporco e polveroso durante i primi giorni di prove a causa del poco utilizzo durante l’anno: insieme alle tribune poco gremite, tale aspetto è il pegno da pagare quando si corre in Paesi che scoprono il Motorsport solamente ai nostri giorni.
2011 – Buddh International Circuit
Un giro di pista con il tester Red Bull Neel Jani, il primo a mettere le ruote sul circuito indiano con una F1.
(Durata 03:44)
http://www.youtube.com/watch?v=UiwV-VuGeYk
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2011 – Buddh International Circuit
Per l’ennesima volta in quella stagione Lewis Hamilton e Felipe Massa arrivarono ai “ferri corti”…
(Durata 01:09)
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2011 – Buddh International Circuit
L’inimitabile reazione di rabbia di Mr. Bean (Rowan Atkinson), in seguito all’incidente tra Hamilton e Massa. Il comico inglese, grande appassionato di auto, fa saltuariamente visita al Circus della F1.
(Durata 00:14)
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2011 – Buddh International Circuit
Prima della gara del 2011 venne osservato un minuto di silenzio per ricordare le recenti scomparse di Dan Wheldon (pilota Indycar) e del nostro Marco Simoncelli.
Jarno Trulli, con grande sensibilità, ricordò il centauro romagnolo indossando un casco identico al suo
Gran Premio dell’India 2013: domenica 27 ottobre alle ore 10:30 italiane
Francesco Bagini
formula.francesco@tiscali.it