Euro V8 Series. Che debutto di Edward Cheever!
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A Monza si sono disputate gara uno e gara due del campionato Euro V8 Series, prime tappe stagionali
Nel fine settimana appena passato, dedicato alle rosse Ferrari del campionato Ferrari Challenge a fare notizia è una Mercedes gialla…
Il 4/5/6 aprile, l’Autodromo di Monza ha ospitato il primo appuntamento stagionale del campionato Ferrari Challenge Trofeo Pirelli- Coppa Shell, che si svolge assieme al campionato Euro GT Sprint e all’Euro V8 Series. Quest’ultimo, forse meno blasonato della rassegna dedicata alle vetture di Maranello, è però probabilmente la categoria dai valori agonistici più interessanti, grazie alla partecipazione di piloti di primo piano e di giovani promettenti.
Fino allo scorso anno il campionato, nato nel 2004, si chiamava Superstars Series e annoverava tra i partecipanti gente come Vitantonio Liuzzi e Gianni Morbidelli.
Le vetture sono derivate dalla serie con motori V8 tra i 3.000 e i 7.000 cm3 di cilindrata che possono raggiungere oltre 450 cv di potenza.
Sabato 5 aprile, poco prima della sessione di prove ufficiali, abbiamo avuto l’occasione di incontrare un giovane pilota all’esordio nella categoria, Edward Cheever.
Figlio di Eddie Cheever, pilota di Formula Uno per 11 stagioni, Edward, nato a Roma, è alla sua prima esperienza con le ruote coperte. Dopo le prime due sessioni di prove libere il pilota della Mercedes C63 AMG Coupé del team R.R.T. ci da le sue prime impressioni: “Sì, sono all’esordio con le vetture turismo, e dopo solo due turni di libere non so ancora bene cosa mi aspetta. Posso però esser abbastanza contento di aver ottenuto il primo tempo nella sessione 1 e il secondo nelle prove libere 2, ora attendiamo le qualifiche dove pensiamo di lottare per un posto in prima fila“.
Al termine della seconda sessione il distacco dal leader è stato di un solo decimo, e a segnare la migliore prestazione è stato Francesco Sini, pilota di esperienza al volante della Chevrolet Camaro. “Non accuso alcun particolare problema“, continua Cheever, “ si tratta solo di trovare un giro perfetto. Devo capire ancora come bisogna reagire alle diverse condizioni della pista con questa nuova macchina“.
Edward ha capito in fretta come funzionano queste vetture: nelle qualifiche, poco dopo, ottiene la pole position e in gara 1, la domenica, fa il vuoto dietro di sé firmando anche il giro più veloce; seguono il compagno di team Nicola Baldan, sulla berlina gemella, e uno dei due ex Formula Uno della categoria: Domenico Schiattarella, 3°.
Edward Cheever ci aveva rivelato che doveva concentrarsi solamente sulla vettura perché il circuito monzese non rappresenta una novità: “Sono 5 anni che corro qui con le varie formule, questa penso sia ormai la sesta gara. Sicuramente il peso di queste vetture turismo influisce molto, la mia Mercedes pesa circa il doppio di una formula, ma non da particolari problemi: in curva vai più piano, in rettilineo però sfrutti la maggiore velocità“.
Questa velocità gli è servita tutta in gara 2. L’ordine di partenza è stato infatti invertito come da regolamento. Il figlio d’arte Cheever scattava così in 8^ posizione, e ha mostrato di avere stoffa anche nella seconda manche, in cui ha ancora una volta staccato il miglior crono, vincendo autorevolmente.
Il rookie ha sfruttato a pieno la potenza del motore Mercedes, a suo agio sui rettilinei del circuito brianzolo, come ci diceva, ed è riuscito così a spuntarla sull’esperto Francesco Sini e sul compagno di questi, Domenico Schiattarella, autori di un vano tentativo di fuga dopo la partenza.
Le due Chevrolet sono state infatti messe nel mirino della gialla Mercedes C63 AMG Coupé del pilota romano. Cheever nella bagarre ha compiuto anche un lungo sul prato della prima variante, ma l’agilità della sua vettura e soprattutto la sua bravura hanno fatto la differenza. Tanto è vero che il romano non era l’unico pilota in pista a godere del motore della casa di Stoccarda: Nicola Baldan, per esempio, al volante di una Mercedes C63 AMG è finito a pochi giri dal termine nella sabbia della prima di Lesmo.
Il vincitore di gara uno e gara due nonché l’autore della pole position: Edward Cheever
Questa volta a fine gara papà Cheever non si sarà fatto sentire… “Mio padre mi lascia libero. Faccio quello che voglio, ovviamente è contento se ottengo buoni risultati, e se sbaglio mi chiama e mi rimprovera… Comunque mi lascia fare la mia strada, come del resto lui riuscì a farsi la sua da solo. Sono determinato a puntare a fare anche io la mia carriera“.
E alla fine dell’intervista di sabato, Edward Cheever ci confessa: “Vivo da sempre a Roma e mi trovo benissimo in Italia. Ho vent’anni, punto tutto sulla carriera da pilota. Da questo punto di vista forse in Italia il giovane pilota non è seguito ad-hoc dalla Federazione, c’è di meglio effettivamente in giro. Negli USA credono maggiormente sui giovani, da noi se sei seguito da un accademia come il Ferrari Academy bene, se no ti devi arrangiare un po’ da solo, fare le tue esperienze, allungando magari la carriera rispetto a chi ha un forte aiuto dalla federazione“. L’esperienza nella Euro V8 Series sembra per lo meno iniziata col piede giusto.
L’Euro V8 Series torna il prossimo 4 maggio sulla pista romana di Vallelunga, a casa di Edward Cheever
Francesco Bagini