FOOTBALL – L’esempio perfetto di uno sport non violento

Alla redazione di Sport in Condotta.it è stato segnalato un bellissimo episodio avvenuto domenica durante il match di Football tra Martesana Daemons e Blue Storms (clicca qui per leggere l’articolo del match).

Nicolò Zanforlin, giocatore ospite, in un fortuito contrasto in mischia si è ritrovato pericolosamente senza il casco protettivo: così l’avversario dei Daemons, Simone Perego, subito accortosi della situazione, ha fatto da scudo per evitare il peggio.

Zanforlin ha voluto ringraziare pubblicamente il collega: “Non se ne parla spesso, anzi molti pensano che il football sia uno sport da animali, dove in campo ci si odia e si gioca per fare male all’avversario. Allora guardate questa foto, io sono per terra sotto a quel casino e cadendo perdo il casco, si vede chiaramente il numero 90 maglia rossa (quindi un avversario, per la precisione un Defensive End) che accortosi della mia vulnerabilità, cerca di coprirmi la testa, allontanando un suo compagno di squadra. Questo è rispetto per l’avversario, questo è football! Perego Simone, stando al roster della tua squadra il 90, sei tu e ti sei appena meritato una bella birra offerta da me al ritorno!”. 

Ed ecco la risposta: “Scontrandoci ho visto che stavi perdendo il casco e quando accadono certe cose non si può far finta di niente. Questo sport è così. Ci si “picchia” tutto il tempo, ma a fine partita si stringe la mano all’avversario. Accetto con piacere la birra. In bocca al lupo per le prossime partite!”, ha dichiarato Perego.

Il football americano non è uno sport brutale, è invece una disciplina che insegna molto, genera fiducia nei compagni, trasmette valori importanti come patire insieme nei momenti di difficoltà.

È uno sport in cui ogni azione rispetta una strategia ben precisa, dove ognuno ha una funzione: il football insegna a lottare uniti perché ogni successo è il risultato del gruppo e mai del singolo.