GP Corea: sognando un gran premio senza Vettel…
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Il Mondiale F1 ha fatto tappa a Yeongam per la quarta volta nella sua storia
Il Gran Premio di Corea è incominciato in Italia alle ore 8.
Tanti appassionati avranno puntato la sveglia per la ormai sempre più consueta levataccia. Ma qualcuno dopo un sabato sera movimentato, non ce l’avrà fatta, abbandonandosi a un sonno profondo, e sognando magari un gran premio di Corea senza Sebastian Vettel…
Questo onirico Gran Premio di Corea sarebbe stato ricco di colpi di scena, con un susseguirsi di piloti alla testa della corsa e con qualche “prima volta”.
La Griglia dei sogni avrebbe visto scattare bene Lewis Hamilton dalla Pole position, il quale però cedeva la testa sul rettilineo seguente a vantaggio di un brillante Romain Grosjean. Il pilota francese della Lotus si involava continuando il suo ottimo fine settimana coreano.
Partenza diligente per Nico Hulkenberg che non spreca la sua 7^ posizione in Griglia, a differenza di Felipe Massa che al tornantino della curva 2 arriva lungo e si gira rischiando di tamponare il compagno di squadra Alonso. Il brasiliano riprende la corsa ultimo, in una giornata grigia ma senza pioggia, nella quale le Rosse faticano più del solito.
La corsa nella prima parte non crea sorprese tali da rompere il sonno; il sogno del GP di Corea può continuare…
Fernando Alonso, per una volta non guadagna posizioni alla partenza, anzi si ritrova alle spalle di una Sauber che per lui, e non solo, diverrà un incubo.
Il circuito immerso nella città fantasma di Yeongam, offre un punto dove è possibile sferrare un deciso attacco; al termine di uno dei rettifili più lunghi di tutto il Mondiale, dove la direzione gara ha posto la zona per utilizzare il DRS. Lì Hulkenberg spinge la sua Sauber a velocità supersonica, grazie ad una buona trazione in uscita dalla curva precedente e grazie ad una aerodinamica scarica; poi nel misto, dove viceversa dovrebbe patire, il giovane tedesco si difende con attenzione e freddezza, senza mai sbagliare.
Outsider. Nico Hulkenberg (26 anni) porta nelle posizioni di vertice la Sauber, a punti per la 3^ volta consecutiva
A differenza delle ultime uscite, in Corea le gomme Pirelli tornano ad essere vulnerabili. Già dalle prove si notava un consumo rilevante sulle anteriori ma durante la gara questo è inaspettatamente incrementato, tanto da prospettare un cambio di strategia con un pit stop in più. Gli strateghi non hanno il tempo di pensare ad una nuova strategia che esplode al giro 31 una delle Pirelli più usurate: è l’anteriore destra di Sergio Perez, che infatti stava ritardando il cambio gomme. La Safety car entra e il leader di questa strana corsa, Romain Grosjean, si trova alle spalle della vettura di sicurezza con le gomme appena sostituite.
Alla ripartenza, però, ecco il duello per la vittoria, strepitoso: Grosjean non azzecca l’uscita dall’ultima esse e Raikkonen lo affianca e lo passa in maniera decisissima alla prima staccata. Il francese, incitato dai box, non riesce a rispondere all’implacabile compagno.
Che grinta! Kimi Raikkonen (33) si butta nell’unico spiraglio che il compagno di squadra gli lascia
Ice-man rimonta grazie a un cambio gomme anticipato, e dalla 10^ posizione si ritrova davanti.
Il prossimo anno la Ferrari avrà certamente la migliore coppia di “piloti da gara”, ma dovrà assolutamente progettare una vettura fulmine per le qualifiche, perché sia Alonso che Raikkonen sembrano destarsi solo per la domenica…
Ma i commissari non fanno in tempo a pulire la pista dai detriti della Mclaren che appena la corsa riparte scoppia un incendio pauroso: l’unica Red Bull in pista viene centrata da una Force India e nell’impatto divampano delle fiamme da sotto la vettura. A quel punto si rivelano tutti i limiti organizzativi del gran premio coreano: il rogo della RB9 dell’australiano viene estinto dopo svariati minuti e quando ormai metà monoposto è ridotta in cenere; nel frattempo le vetture di testa, ancora in gruppo compatto, si ritrovano di fronte una vettura di sicurezza non autorizzata a entrare in pista. Evidentemente il sonno è contagioso e anche alcuni marshall in pista o in direzione gara hanno dormito…
La Red Bull non prende così punti come non capitava dal gran premio d’italia 2012, 22 gare fa…
Red Bull bollente. Mark Webber (37) si ritira con la vettura in fiamme in seguito ad un impatto con Adrian Sutil
Il podio è inedito; da sogno per Nico Hulkenberg che, al termine di una gara in cui ha chiuso ogni spiraglio a Lewis Hamilton e prima ancora a Fernando Alonso, ci sale per la prima volta.
Grosjean, stappa lo champagne per la 6^ volta in carriera ma come al solito si trova un gradino sotto al compagno di squadra. Anche qui come a Budapest il giovane francese meritava qualcosa in più.
Non può credere ai suoi occhi anche Esteban Gutierrez, al primo punto in carriera, nonostante una partenza disastrosa a causa dell’incidente di Massa alla seconda curva.
Esordiente. Esteban Gutierrez (22) è alla prima stagione di Formula Uno, al volante della Sauber C32
Una gara con una lotta accesa per la vittoria dove la Red Bull non è protagonista; un giovane pilota che ce la fa, salendo meritatamente per la prima volta sul podio, e un debuttante criticato per tutta la stagione che coglie il primo punto iridato: cose che di questo periodo possono succedere solo nei sogni…
Francesco Bagini
formula.francesco@tiscali.it