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Interviste – Como, Fautario l’uomo del momento: “Orgoglioso di far parte di questa società”

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Intervista col giocatore lariano, fresco neo papà e di rinnovo contrattuale: “Quante emozioni in questi giorni. Chiediamo sostegno ai tifosi, abbiamo bisogno di loro. E sulla squadra vi dico che…”.

 

 

Simone Fautario un periodo così magico non poteva immaginarlo migliore di questo.

Da poche settimane è arrivata la gioia del primogenito Christian, e notizia di ieri ecco il fresco rinnovo del contratto col Como fino al 30 giugno 2015: segno di continuità con la piazza lariana.

A Sport in Condotta.it, Fautario ci ha descritto le sue emozioni e, soprattutto, le prospettive di quello che sarà il suo 4′ campionato in biancazzurro.

Sei un po’ l’uomo del momento: come vivi questa girandola di emozioni?
“Sono tutte emozioni belle e diverse fra di loro, ma quella più grande è stata, senza ombra di dubbio, vedere insieme alla mia compagna Laura, venire alla luce il nostro piccolo Christian. Dal punto di vista calcistico, sono orgoglioso di poter far parte di questa società e darò tutto me stesso, insieme a compagni e staff, per raggiungere quei traguardi importanti che questa piazza merita”.

Nel 2010, approdato al Como, avresti mai pensato di fermarti così tanto sul Lario?
“Venivo già da 3-4 stagioni in giro in prestito, e sinceramente speravo di diventare di proprietà di una sola squadra. Cosa che è avvenuta l’anno scorso, e sono felice che sia successo col Como”. calcio_como_fautario_maglia

Che preparazione pre campionato è stata quella di quest’anno? 
“Questo dovresti chiederlo a Simon Barjie (uno dei nuovi preparatori, ndr). No dai scherzo, abbiamo e stiamo lavorando tanto in vista del campionato e penso che arriveremo alla Coppa Italia di Lega Pro in buone condizioni. Posso dire, però, di aver trovato in Barjie una cultura e preparazione al lavoro davvero molto alta. Ne approfitto, invece, per salutare il prof. Gigi Asnaghi, che ci ha seguito l’anno scorso: gli auguro di togliersi grandi soddisfazioni nella sua nuova avventura al Chievo Verona in Serie A”.

Qualche compagno, nuovo o vecchio, ti ha maggiormente impressionato finora? 
“Premetto dicendo che sono arrivati a Como dei ragazzi seri e professionali: questo è già un buon punto di partenza. Spero, insieme a quelli un po’ più esperti, di farli crescere soprattutto a livello di personalità, perchè poi a calcio sanno giocare tutti. Se ti devo fare un nome, ti dico Luca Piana: come avversario da saltare, è davvero un osso duro”. 

Il presidente Porro, in sede di presentazione della nuova stagione, è stato molto chiaro: non centrare i playoff vorrebbe dire annata di fallimento. Concordi? 
“Il presidente ha voluto caricare tutti, società, calciatori e tifosi, per avere un obbiettivo. Secondo me ha fatto bene, perchè sia un giocatore che inizia solo ora a giocare a livelli professionistici, sia uno più esperto, vorranno fare bene. Noi calciatori, dalla nostra, dobbiamo capire che nel calcio di oggi fenomeni non ne esistono, e attraverso la coesione di squadra, con sacrificio ed organizzazione di tutti, gli obbiettivi sono possibili”.

Che campionato ti aspetti col ritorno alla classica divisione Nord/Sud? Chi vedi come favorita per la promozione nel girone del Como? 
“Il Girone B è senza dubbio molto tosto, io l’ho fatto 2 anni fa quando ero in prestito a Frosinone, dove faticammo molto nonostante avessimo una rosa di categoria superiore. Io però guardo sempre in casa mia, e dico che non sarà per niente facile neanche il nostro Girone A, come ho sentito dire in giro da qualcuno… Per la promozione in Serie B vedo bene Cremonese, Vicenza e Virtus Entella”.

Come convinceresti un tifoso del Como a sottoscrivere l’abbonamento?  
“Il tifoso vero si abbonerà sicuramente perchè non si è tifosi solo quando si vince. E’ una passione, e come tale non si può soffocare in nessuna categoria, dalla Serie A alla Serie D. Mi auguro, però, che quest’anno si crei una buona alchimia tra noi giocatori e tifosi, perchè abbiamo bisogno di sentire il loro calore ed incitamento”.

Ultima domanda per un fresco papà: credi ad un calcio pulito? Porterai tuo figlio allo stadio?  
“Io credo nella vita pulita e di conseguenza anche nel calcio. Credo fortemente nella meritocrazia, cosa che in Italia ultimamente sembra non esserci, nello specifico in Lega Pro con queste regole assurde sui giovani. Mio figlio lo porterei certamente allo stadio: anzi, ti dico, ha già fatto il suo debutto sabato scorso a Bizzarone, nell’amichevole col Fenegrò. Quindi….” . 

 

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