Interviste – Scopriamo il Calcio Gaelico con Raffaello Franco
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Sport in Condotta.it accende i riflettori su tutte le discipline: il giocatore del Gaelico Rovigo ci apre le porte a questa nuova realtà italiana.
Abbiamo già parlato di Orules, parleremo di Football Flag e non solo: adesso però tocca al calcio gaelico.
Non tutti sono a conoscenza di questa nuova disciplina che sta prendendo corpo nel nostro paese, così Sport in Condotta.it è andata ad indagare intervistando Raffaello Franco, giocatore del team di Rovigo.
Calcio Gaelico: spiegaci di cosa stiamo parlando.
“A prima vista, questo sport, ai più potrà sembrare un po’ calcio ed un po’ rugby. In realtà ha con entrambi dei punti in comune essendo un gioco antichissimo, discendente diretto dei giochi con la palla praticati fin dai tempi dei romani e portati dalle legioni un po’ in tutto l’Impero. Questi giochi di “ football” hanno poi avuto uno sviluppo nei college britannici fin dalla fine del ‘700 e nel secolo successivo sono stati codificati per trasformarsi, pian piano, in quelli che oggi conosciamo. Per questo, nel gaelic football, troviamo certe somiglianze con calcio e rugby. In più però questo sport ha scritto nel proprio DNA lo spirito e l’orgoglio “irish” essendo considerato, con l’hurling e l’handball, parte della storia del popolo irlandese. Un gioco nato in contrapposizione ai giochi “degli inglesi” che per secoli hanno soggiogato l’ “Isola di Smeraldo” cercando, in tutte le maniere, di annullarne l’identità nazionale. Oggi questi sport, che fino a qualche decennio fa venivano giocati solo in Irlanda, hanno conosciuto nuova vita grazie ai tanti immigrati irlandesi che hanno lasciato la madrepatria portandosi dietro le loro tradizioni anche sportive. Con il sostegno della Gaelic Athletic Association (l’ente che regolamenta gli sport gaelici e che promuove la lingua e la cultura “celtica”, n.d.r.) sono nate le prime squadre al di fuori dall’Irlanda, squadre inizialmente formate da soli irlandesi che con il tempo hanno aperto e coinvolto anche atleti “indigeni” che si sono fatti catturare da uno sport davvero coinvolgente, per arrivare fino ai giorni nostri dove non è più una faccenda solo “per irlandesi”!”.
Esiste un campionato? Quali sono le squadre che lo compongono?
“Per l’Italia il gaelic football è uno sport nuovo. La prima squadra ufficialmente riconosciuta dalla Gaa Europe, il board europero della Gaelic Athletic Association, è stata l’Ascaro Rovigo Gaelic Football fondata il 2 giugno 2011. Un anno esatto dopo, nel giugno del 2012, anche Padova ha fondato la propria squadra e nel settembre dello stesso anno anche a Roma si è iniziato a parlare di questo sport. Attualmente in Italia dunque ci sono solo 3 squadre attive, troppo poche per un campionato nazionali ma sufficienti per essere inserite nel circuito delle competizioni organizzate annualmente dalla Gaa Europe. Nello specifico le squadre italiane sono inserite nel torneo “regionale” italo-svizzero, l’ultimo nato nella grande famiglia della Gaa Europe che fonda le sue attività su un pilastro di torneo a livello europeo per hurling e camogie (la versione femminile dell’hurling) e su 6 pilastri di tornei, maschili e femminili, a livello “regionale” per il football:Benelux (Belgio, Olanda e Lussemburgo); Eastern & Central (Austria, Germania, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia); France & Channel Islands (Francia, Bretagna e Isole del Canale della Manica); Iberia (Spagna); Nordic (Svezia, Finlandia, Norvegia, Danimarca ed Estonia); Swiss & Italy (Svizzera ed Italia) appunto, che vedrà andare in scena l’ultimo appuntamento stagionale proprio allo stadio “Mario Battaglini” di Rovigo il prossimo 24 agosto.
Tutti i tornei vengono giocati infatti con il sistema dei concentramenti: 3 o 4 tappe che vengono ospitate in città diverse. I concentramenti si disputano nell’arco di una giornata con incontri di durata variabile, tra i 25 ed i 30 minuti. Tutto dipende dal numero delle squadre iscritte alla competizione. Comunque sia, concentramenti di questo tipo sono molto impegnativi perché le squadre che arrivano a giocarsi la finale di tappa potrebbero arrivare a disputare anche 5 o 6 partite nell’arco di una giornata! Alla squadra che si aggiudica la tappa vengono assegnati 25 punti, 20 quelli riservati alla seconda, 16 per la terza, 13 per la quarta, 11 alla quinta, 10 alla sesta, 9 alla settima e via di seguito. Il team che alla chiusura del campionato, una volta disputate tutte le tappe, si aggiudicherà più punti verrà dichiarato campione della “regione” di competenza.
I concentramenti regionali però non sono le uniche competizioni organizzate dal Board europeo della Gaelic Athletic Association. Esistono anche degli appuntamenti chiamati “Intermediate Championship”, ai quali possono partecipare squadre provenienti da regioni diverse e che generalmente vengono utilizzati per verificare il livello di gioco dei team partecipanti. Nel mese di Ottobre o Novembre poi, a chiusura della stagione continentale, si organizzano le finali europee che quest’anno si disputeranno in Irlanda e verranno giocate nella città di Athlone dal 18 al 19 Ottobre”.
Da quanto tempo pratichi il Calcio Gaelico? Come ne sei venuto a conoscenza?
“Da sempre sono appasionato di sport, di tutti gli sport e della loro storia, di come sono nati e di come si sono sviluppati. Ne ho praticati tanti dall’atletica leggera, lancio del disco, al rugby, al calcio, al basket, all’hockey su prato e su pista, ma anche ciclismo, tennis, tiro a segno e, nonostante la mia “tenera età” di 42 anni, baseball, sci e snowboard che, pratico ancora oggi. Da curioso sportivo dunque il calcio gaelico lo conoscevo solo “sulla carta” e quando nel marzo del 2011 volai a Dublino per il mio viaggio di nozze con mia moglie andai a visitare il Croke Park, tempio degli sport gaelici, il suo straordinario museo e come souvenir acquistai un pallone. Tornato a casa misi quel pallone tra i trofei. Doveva essere solo un bel ricordo! Con l’inizio dell’estate, passando vicino al mobile, guardai quel pallone e mi chiesi se era proprio necessario che stesse solo li a prendere della polvere. Allora mi balenò una pazza idea. Alcune telefonate a pochi fidati amici per organizzare una prova che, nelle nostre intenzioni, doveva solo restare tale e invece…….qualche foto dell’esperimento caricata su facebook ha acceso la passione di altri e ci ha permesso di avere un contatto con Diarmaid Gallagher, irlandese residente nella vicina Verona e, guarda caso, giocatore di football gaelico che si è immediatamente proposto per aiutarci a sviluppare quella che all’inizio era solo una gogliardata. E adesso…..”.
C’è qualche evento in programma a breve?
“In poco più di 2 anni ci troviamo qui ad organizzare un torneo internazionale nella nostra città, dopo aver già partecipato alla tappa di maggio a Roma ed a quella di Padova nello scorso mese di giugno. Dal 17 al 22 ottobre voleremo ad Athlone, in Irlanda, per giocare le finali europee ed il giorno 26 dello stesso mese ci giocheremo l’Adige Cup con il Padova, il primo trofeo nato in Italia lo scorso 27 ottobre e che viene messo in palio due volte all’anno nel sempre acceso derby veneto tra le due città divise dal fiume Adige. Le nostre esperienze sportive “irlandesi” però non si limitano al solo calcio gaelico. Alcuni esempi? Il prossimo 25 agosto, sempre a Rovigo, ospiteremo anche un torneo di gaelic handball, versione one wall, e domenica 8 settembre organizzeremo un torneo di Poc Fada, particolare specialità dell’hurling che si sviluppa come una “gara” di golf comunque molto divertente e spettacolare.”.
Chi fosse interessato e volesse magari maggiori informazioni, come vi può contattare?
“Chi volesse vedere e magari anche provare il football gaelico, potrà venire a Rovigo allo Stadio “Battaglini” in occasione del torneo del 24 agosto dalle ore 9. Gli appasionati possono anche mettersi in contatto con noi all’indirizzo mail rovigogaelicfootball@libero.it, seguirci sulle nostre pagine di Facebook: Ascaro Rovigo Gaelic Football e Ascaro Rovigo Gaelic Football & Handball e Twitter: @RovigoGaelicFoo o visitare il nostro sito www.rovigogaelic.altervista.org e il nostro blog ascarorovigogaelicfootballgaa.wordpress.com“.
(foto Giorgio Achilli, RovigoOggi.it)